La Teoria dei Colori in Fotografia

Abbiamo visto, tempo fa', che conoscere le regole canoniche di composizione fotografica può essere un ottimo aiuto per creare immagini più gradevoli (nonostante la mia personale avversione nel chiamare tali accortezze "regole"!). Ma per ideare uno scatto consapevole e conseguentemente realizzarlo, possiamo sfruttare un secondo aspetto molto particolare ed importante: i colori.
Ciò che spesso sottovalutiamo, infatti, potrà rivelarsi un vero e proprio punto di forza nel messaggio che vorremo far emergere attraverso la fotografia.

In questa pagina cercheremo di comprendere come poter utilizzare a nostro favore il fattore cromatico nei nostri scatti, spiegandone brevemente le principali differenze e caratteristiche.


I colori si differenziano principalmente in due categorie:  Colori Primari e Colori Secondari


I colori primari sono: blu giallo e rosso.  I colori secondari sono: arancione viola e verde

I colori primari sono colori "puri"; non possono essere ottenuti, quindi, mischiando altri due colori.
I colori secondari, invece, sono "figli" di due colori puri mescolati.
Il viola, quindi, sarà dato dalla somma del rosso e del blu, ad esempio.
Tutti gli altri colori che troviamo in natura, altro non sono che la risultante delle variazioni di tonalità di questi,  a partire dai colori terziari che prevedono, ad esempio, due primari mischiati tra loro con un rapporto di 1/3 + 2/3.

Blu Verde e Viola vengono considerati colori "freddi"; il Rosso l'Arancione ed il Giallo sono invece colori "caldi". Sempre osservando il grafico noterete che i colori caldi sono disposti tutti dalla stessa parte, mentre i colori freddi si trovano tutti raggruppati dalla parte opposta.

I colori complementari, infine, sono le coppie di colore che non si "toccano" nel grafico centrale riportato quì in alto.. gli opposti in un certo senso; questi:


Sono caratterizzati dalla presenza di un colore caldo (il giallo nel primo caso) ed uno freddo (il viola).
Inoltre, ogni coppia, è composta da un colore primario (giallo, rosso e blu) ed un secondario (viola, verde e arancione) ottenuto mischiando, di caso in caso, gli altri due colori primari (quindi nel primo caso avremo il giallo primario ed il viola secondario ottenuto dal rosse ed il blu).

..se preferite la ruota dei colori (che ricorda molto la ruota della fortuna di Mike!) eccovi accontentati:


Complicato?? Proviamo così: giallo/viola, verde/rosso, blu/arancione (opposti nella ruota) sono complementari. 
L'arancione ed il viola, invece, sono i contigui del rosso. Sono i vicini di casa! 

Conoscere i colori complementari potrà esserci molto utili scattando ad esempio in bianco e nero poichè, una volta "eliminato il colore", il nostro scatto prenderà vita sfruttando principalmente il contrasto creato dagli stessi; ed i colori complementari permettono di ottenere il massimo contrasto possibile.

Andiamo ora a scoprire il "valore visivo" dei colori.

GIALLO:  E' il colore che più difficilmente può essere "confuso" anche se in tonalità diverse, semplicemente perchè un "giallo scuro" ci sembrerà già quasi un arancione o marroncino (se mischiato al rosso) o un verdognolo (se mischiato al verde), a differenza di altri colori che mantengono comunque una componente di partenza più rilevante. Il giallo rappresenta la luce (pensate al sole nei disegni dei bimbi) ma anche la ricchezza (le monete d'oro nel vecchio west) e l'essere sicuri di se stessi (difficilmente troveremo la nostra amica timidissima con una maglia o anche un accessorio giallo!). Risulta quindi un colore "positivo".
In fotografia tende sempre ad attirare lo sguardo dell'osservatore, ancor più se affiancato a colori meno "accesi".

ROSSO: è da secoli considerato il colore dell'amore e della passione... poichè riconducibile al fuoco! E' anch'esso, come il giallo, un catalizzatore di attenzione, motivo per cui, ad esempio, la segnaletica stradale lo sfrutta come simbolo di pericolo! Ciò vuol dire che, un piccolo particolare rosso in uno scatto, attirerà lo sguardo dell'osservatore più di quanto sarebbe in grado di fare lo stesso oggetto di un colore diverso. 

BLU: E' il colore del cielo in una giornata senza nuvole. Sempre piuttosto presente negli scatti paesaggistici, conferisce all'osservatore uno stato di serenità che gli permette di "gustare" lo scatto senza "sussulti". Nella transizione al verde, è forse il colore che riesce a "camuffarsi" molto più semplicemente.

ARANCIONE: in quanto figlio del giallo e del rosso, anch'esso è un colore "forte" sopratutto in alcune tonalità. Nonostante in natura sia sempre non esageratamente incisivo, basti pensare ad un tramonto sul mare o ad un parco invernale, risulta un colore ricco di energia. 

VIOLA: è un colore piuttosto difficile da trovare in natura se non in qualche tipo di pianta e nei riflessi di un cielo durante il tramonto. La particolarità di questo colore è il suo poter conferire piacere nei toni più chiari o accesi (basti pensare ad un prato di lavanda) ed angoscia o, comunque, sensazioni negative, nei toni più cupi.

VERDE: è il colore del prato e della natura in generale... potremmo dire della "rinascita". E' colore rilassante e poco invasivo, ottimo da utilizzare come sfondo. Conferisce, un po' come il blu, una sensazione di benessere e tranquillità. Nonostante questa sua caratteristica "positiva", però, in fotografia si cerca di abbinarlo con un colore caldo o più "pepato" per evitare che lo scatto risulti eccessivamente piatto, cromaticamente parlando.

Ma praticamente cosa comporta tutto questo discorso??

L'uso consapevole dei colori, a mio avviso! 
Il poter sfruttare le componenti cromatiche della nostra scena per far risaltare qualcosa, per creare armonia o per attirare l'occhio dell'osservatore. I colori possono permetterci un'infinità di scelte diverse che spesso non riusciamo a cogliere.

Esempio stupidissimo: 

Uno sfondo verde e due figure: una blu ed una rossa. Rispetto al verde, il rosso è complementare, il blu contiguo. Non credo sia corretto parlare di "migliore scelta" tra le due figure... ma possiamo analizzare almeno una differenza piuttosto evidente: il rosso "stacca" molto di più rispetto al blu sullo sfondo verde. Ciò significa che, a seconda della scelta per cui opteremo, otterremo due risultati differenti. Mentre due colori contigui (blu e verde) posso da un lato sembrare più "armonici", i due colori complementari (il rosso ed il verde) permettono di far emergere uno di questi (il rosso) in maniera più marcata e di attirare maggiormente l'attenzione dell'osservatore. 
Come ho scritto poco fa', parlare di sbagliato, in uno dei due casi, a mio avviso non sarebbe corretto. 
Un prato vedere attraversato da un ruscello azzurro conferirà uno stato d'animo e delle sensazioni ben diverse rispetto allo stesso prato colorato di papaveri rossi. 

L'utilizzo e la percezione dei colori, in fotografia, inoltre, risulta sempre piuttosto soggettiva oltre che estremamente complessa. In questa pagina abbiamo cercato di spiegarne alcune caratteristiche e di evidenziare l'importanza che può assumere in uno scatto la componente cromatica di ciò che andiamo a fotografare. Inoltre, conoscere la ruota dei colori, potrà risultare molto utile quando andremo a parlare di bianco e nero. Ciò non toglie, però, che il gusto personale sarà sempre il nostro primissimo punto di partenza; potrebbe però essere interessante cercare di sperimentare anche in questo campo, andando a far interagire nello stesso scatto colori caldi e colori freddi, complementari o contigui.... insomma potrebbe essere un esercizio divertente!

Se avete dubbi, curiosità o  rettifiche. lasciate un commento quì in basso o passateci a trovare sui nostri Social (link in alto a destra in pagina).

Buona Luce a Tutti!


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