Come si Fotografa... un Fuoco d'Artificio??

Ci avviciniamo al Capodanno, e come ogni  notte del 31 dicembre che si rispetti, nei cieli di tutto il mondo (più o meno) si scatenerà la "guerra dei fuochi d'artificio"!
I giochi pirotecnici, sono tra gli spettacoli più belli che l'uomo sia riuscito ad inventare; di solito piacciono sia ad adulti che a bambini per quel senso di magia che riescono a scaturire e che ricorda, nell'immaginario comune, una sorta di mastodontico sciame di stelle cadenti.
Abbiamo così deciso di creare un piccolo tutorial e dare qualche consiglio per poterli fotografare, sperando di fare cosa gradita!
Questo il materiale di cui abbiamo bisogno:

- Reflex con obiettivo grandangolare (consigliato! non obbligatorio; vedremo poi perchè!)
- Treppiedi
- Scatto remoto

La lente: prediligere una lente "aperta" ci permetterà di avere una porzione di scena più ampia; riuscire ad inserire nel fotogramma uno sfondo (una città, un monumento ecc) farà risultare l'immagine più gradevole poichè il nostro fuoco d'artificio risulterà "ambientato in un contesto".
Ma non sempre ciò sarà possibile; nel caso, ad esempio, dell'immagine quì in alto, lo sfondo notturno era il mare (ad eccezione di una piccolissima zona in basso a destra che, però, non era abbastanza illuminata da poter "emergere" nello scatto!). Un obiettivo grandangolare, inoltre, ci permetterà di non "tagliare" i fuochi, sopratutto quelli più ampi. Anche il "classico" 18-55 mm da kit-base va benissimo!

Nel caso di feste di paese potremo "studiare" la posizione migliore da cui scattare, poichè avremo un'idea più o meno precisa del punto di lancio dei fuochi; in altre situazione, ad esempio il Capodanno, qualora volessimo fotografare dal nostro balcone senza sapere bene dove appariranno i giochi pirotecnici, dovremo principalmente affidarci alla nostra buona stella... sperando che "cadano" proprio nella parte di scena che andremo ad inquadrare con la nostra fotocamera.
Tenete anche in considerazione il fumo prodotto dai fuochi; a lungo andare potrebbe formare un fastidioso muro di "nebbia" che andrà a creare disturbo nei vostri scatti. Qualora fosse possibile, cercate di posizionarvi in modo che il vento non lo porti tra la vostra reflex ed il punto in cui esplodono i giochi pirotecnici.
Come sempre, le singole situazioni, richiederanno accortezze diverse... nulla di nuovo no!?

Attenzione! Per quanto riguarda il Capodanno, accendete il cervello! Se abitate in un quartiere di banditi e birbaccioni che da anni lanciano missili terra/aria come fossero in guerra col dirimpettaio indossando elmetti e facendo brillare ordigni e residuati bellici del primo conflitto mondiale, evitate questo tipo di esperimento e posticipatelo a qualche festa di quartiere o paese. Se proprio non volete perdere questa occasione, comprate un comando remoto senza fili ed attivato lo scatto della reflex stando al riparo; male che andrà, dovrete acquistare un corredo nuovo... e viste le tristi cronache di ogni 1 gennaio non sarà poi una perdita "importante".

Passiamo ora all'aspetto prettamente tecnico.

Montiamo la reflex sul treppiedi; come anticipato qualche tempo fa', questa tecnica fotografica non è altro che una "rielaborazione" del Light Painting; anche in questo caso, quindi, andremo a lavorare in Modalità B. Lo scopo del gioco sarà "immortalare la luce dei fuochi nel nostro mirino".
La prima operazione che dovremo fare, sarà mettere a fuoco manualmente; questo passaggio risulterà di fatto obbligatorio, poichè, data la mancanza di luce (totale o parziale che sia!), l'autofocus della nostra reflex farà una fatica invereconda a trovare il giusto fuoco, girando e rigirando per diversi secondi e "tagliando" quindi parte del tempo di esposizione (in alcuni casi potrebbe addirittura non riuscire a focheggiare!). Per ovviare a questo problema, quindi, selezioniamo la messa a fuoco M e spostiamoci sul simbolo infinito (come avevamo già visto nel caso dello Star Trails).
Diaframma tra f/8 edd f/11 ed ISO 100, massimo 200. I fuochi d'artificio, di fatto, sono piuttosto luminosi; non servirà quindi implementare ulteriormente questi valori.
I tempi: la scelta del tempo migliore è un po' a gusto di chi scatta; se volete impressionare un solo fuoco vi basteranno probabilmente 3 o 4 secondi; se vorrete inserirne in uno scatto un numero maggiore, dovrete allungare il tempo di scatto. Non esagerate però; oltre a rischiare zone sovraesposte, potreste ottenere un effetto confusione poco gradevole, sopratutto se i fuochi esplodono tutti nello stesso punto. Cercate inoltre di "anticipare" l'esplosione per poter registrare sul sensore della fotocamera tutta la caduta di luce dei fuochi (l'intuito e la fortuna saranno i vostri unici due alleati!).

La bellezza di questo tipo di scatto, sta nel poter osservare i fuochi d'artificio come fossero vere e proprie scie di luce che, una volta "esplose", scendono, colorate, verso terra.
Potreste scattare, volendo, anche a mano libera, con tempi di gran lunga più brevi e diaframmi aperti, ma andreste a perdere questo meraviglioso effetto, immortalando solo il singolo istante (quindi un gran numero di pallini di luce colorati).


Tutto quì! Ricordate di scattare in raw per eventuali piccole modifiche in post produzione, di coprirvi, se fa freddo e di fare attenzione all'umidità sulla lente. Personalmente ho avuto modo di sperimentare questo tipo di foto in sole due occasioni, ed i risultati non combaciano ancora con l'idea che ho in mente... come tutti, ho ancora da lavorare! Ma fotografia, per noi, è anche questo!

Buona Luce a Tutti!

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